Analizziamo più da vicino il panorama dei brand italiani, includendo quelli riconosciuti a livello globale, esplorando sia la resistenza che l'accettazione del cambiamento e i loro impatti rispettivi.
Il sentimento del cliente citato in precedenza non è raro nel mondo imprenditoriale dove la frase "non toccate il logo!" si sente spesso. Tuttavia, mentre esaminiamo esempi come Barilla e altri, emerge un modello, uno che separa i brand che si sottraggono alle sfide di un mercato sempre in evoluzione da quelli che prosperano nel cambiamento. Cosa hanno in comune questi brand che si sanno trasformare?
Nel dinamico mondo degli affari e del branding, l'identità visiva di un'azienda gioca un ruolo cruciale nel trasmettere valori, etica ed evoluzione nel tempo. Mentre alcuni brand abbracciano il cambiamento e rinnovano costantemente i loro loghi per rimanere rilevanti, altri resistono, aggrappandosi al sentimento della tradizione. La frase titolare risuona attraverso gli uffici di molte agenzie pubblicitarie, riflettendo l'incertezza di alcuni brand nel modificare un simbolo che li accompagna da decenni. In Italia, un paese ricco di tradizione e storia, questa dicotomia è evidente nei diversi approcci dei vari brand.